Valle del Rio Ibà e area SIC si trovano alle spalle del Borgo di Peagna, all’interno del “Sistema Ambientale del Poggio Grande”.
La Valle è stata scavata dal Rio Ibà, che nasce dal Poggio Ceresa ed è la prosecuzione a monte del rio Torsero.
Presenta la tipica morfologia delle valli carsiche, con sezione a “V” profondamente incassata, corsi d’acqua a regime occasionale e profilo a forte pendenza.
La vegetazione presenta una notevole diversificazione: oltre a piante tipiche della macchia mediterranea, si possono trovare alcune piante endemiche e rare.
Percorrendo la valle si attraversano vari ambienti e si scoprono ancora tracce dell’antica attività silvicola e pastorale, quali caselle, mulini, ponti e carbonaie.
All’interno della Valle si aprono alcune grotte, con imbocco principalmente a voragine, tra cui il Buranco di Peagna, il Pozzo di Paramura e il Pozzo dei Tecci.
Una vasta porzione (2042 ettari) del territorio collinare dei Comuni di Ceriale, Borghetto Santo Spirito, Zuccarello, Cisano sul Neva, Toirano, Balestrino e Castelvecchio di Rocca Barbena è protetta con la denominazione di SIC “Monte Acuto – Poggio Grande – RioTorsero”.
La Valle Ibà
La valle del Rio Ibà e area SIC
Alle spalle del Borgo di Peagna
I “Siti di Importanza Comunitaria” (SIC) sono aree destinate dall’Unione Europea alla conservazione della diversità biologica; in questo caso il SIC comprende anche il Sistema del Poggio Grande.
I rilievi del primo entroterra cerialese sono importanti per la presenza di habitat di pregio e di specie vegetali (come la Campanula sabatia o le numerosissime orchidee) rare in Italia e protette da direttive internazionali; un buon numero di esse sono endemiche.
Una fitta rete di sentieri permette di percorrere le pendici del Poggio Grande, del Pesalto, del Monte Acuto e del Poggio Ceresa a piedi, in mountain bike o a cavallo, e di praticare trekking, parapendio, birdwatching in condizioni ideali anche durante la stagione invernale.
Tra questi, il sentiero che attraversa la Vallè Ibà, inizia da “Case Paverne”, lungo la strada che parte a sinistra del Museo Paleontologico.
Per questo sentiero esiste una guida inserita nella collana regionale Itinerari Geologici Liguria che ne descrive appunto le principali caratteristiche geologiche.