L’ORGANIZZAZIONE TODT IN LIGURIA
Contributo di Luciano Colla
La linea fortificata collocata a difesa della costa ligure, denominata Vallo Ligure, fu la più grande opera difensiva tedesca del nostro Paese e vide impiegata una gran quantità di personale.
Nell’aprile del 1944 erano al lavoro più di trentacinquemila operai italiani e settemila tedeschi per realizzare ottomila postazioni campali e semipermanenti.
Queste linee fortificate erano formate da fortini con feritoie, nelle località più esposte a probabili sbarchi come la nostra costa: furono costruiti spessi muri in calcestruzzo, divenendo, sulla carta, un vallo insormontabile dagli attacchi dal mare.
A Ceriale, come altrove, la raccolta di mano d’opera avvenne con metodi coercitivi. Successivamente molti decisero di arruolarsi volontariamente per guadagnarsi il necessario per sopravvivere e per evitare di essere arruolati nei corpi armati della Repubblica Sociale o l’invito coatto nelle fabbriche della Germania.
Oltre alla razione di cibo giornaliera e la paga, era rilasciato al lavoratore un permesso che gli consentiva la libera circolazione. Quest’ultimo beneficio era tutt’altro che trascurabile dati i continui controlli e rastrellamenti, da parte delle forze armate tedesche e della R.S.I., cui erano sottoposti gli italiani in quel periodo.
Sulla tessera di riconoscimento individuale era riportato in tedesco e in italiano:
“Tutti i comandi Germanici ed Italiani debbono aiutare il titolare della presente tessera nell’assolvimento dei suoi compiti e se è necessario dargli protezione ed aiuto”.
Il settore di Ceriale era sotto il controllo di un Haupttruppfiirer (Maresciallo).